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Note di Mary

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Ho creato questo Blog per poter condividere con Te tutte le mie passioni. Quali sono? La musica, l'arte,il teatro, il cinema, la televisione ,i libri, il make up, la moda, gli animali, i bambini... ok forse sto correndo un po' troppo... Ma ho davvero tante cose nel cuore e spero avremo qualcosa in comune! Ah, che sbadata dimenticavo di presentarmi. Mi chiamo Mariachiara ma spesso mi chiamano Mary, ho 20 anni e sono napoletana. Io sono pronta ad entrare nel mio piccolo grande mondo e tu se vorrai... seguimi!

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La danza del mare - Parte 5

  • Immagine del redattore: Mariachiara
    Mariachiara
  • 26 set 2018
  • Tempo di lettura: 8 min

Dopo alcuni mesi …


“ Dai amore corri che facciamo tardi!” grida Lavinia al piccolo Momo. Stanno andando alla scuola materna. Lei si è laureata da poco e sta cercando lavoro ma intanto manda curriculum alle più importanti testate giornalistiche. Il suo sogno è ancora quello di diventare scrittrice o giornalista perché no. Il piccolo Momo esce di casa correndo fra le braccia della mamma che lo mette sul seggiolino della bicicletta.

“Lavinia aspetta! Santo cielo quella ragazza è sempre di corsa!” borbotta Rebecca dalla finestra della cucina. “ Non dimenticare di mettere il cappellino e i guantini a Cosimo, fa freddo oggi!”

“Sì non preoccuparti mamma! E non aspettarmi a pranzo devo fare delle commissioni!” grida la ragazza prima di pedalare via. Arriva alla scuola e lascia il piccolo Momo alla maestra con un bacio sulla fronte. Poi corre via. Deve comprare assolutamente due regali. Uno per il suo piccolo Cosimo, l’altro per il suo grande Marco. Infatti l’indomani sarebbe stato il compleanno di entrambi.

Gira per le strade in cerca di ispirazione. Per Momo basterà un peluche del suo cartone preferito, insieme a degli stivaletti per la pioggia “ Rosshi!” ovvero rossi come dice lui. Il problema è trovare qualcosa per l’altro uomo. Poi vede nella vetrina un rasoio elettrico appena uscito sul mercato, e sapendo che quello di Marco si è rotto decide di acquistarlo e farlo impacchettare. Passa per il negozio di alimentari per comprare i biscotti al cioccolato e mandorle che piacciono tanto a Giacomo e decide di portarglieli. Bussa all’abitazione ,grande e nel centro della Città, dei Ranconi. Apre la porta il padre di Giacomo, Pietro. E’ un uomo molto austero di cui Lavinia ha sempre avuto un po’ di timore, anche se lui la conosce da quando era piccola. La porta si apre.

“ Lavinia! E’ da molto tempo che non ti vedo, entra pure qui fuori tira vento” dice l’uomo facendola entrare. “ Signor Pietro sono venuta a portare questi a Giacomo” dice lei indicando la scatola. “Ah certo sali pure è in camera sua , io vado nel mio studio ho molto lavoro da sbrigare. Se ti serve qualcosa chiamami ma non rimanere troppo tempo, massimo 15 minuti e non stargli troppo vicino, mi raccomando” dice lui preoccupato. “ Certo lo so, grazie ”.I due si salutano e lei sale le scale del grande appartamento arrivando alla camera del ragazzo. Bussa. “ Vieni Pà!” si sente dalla stanza.

“ No, non sono pà” dice Lavinia entrando e sorridendo. “ Lavinia… che sorpresa! Che ci fai qui?” dice il ragazzo stropicciandosi gli occhi e mettendosi seduto nel letto con la schiena sulla spalliera.

“ Sono venuta a portare la colazione al dottore malaticcio” dice lei sorridendo e lanciando sul letto i biscotti. “ Grazie, i miei preferiti… non dovevi costano un botto” fa lui aprendo la scatola. “ Ma certo, te li meriti! E poi so cosa significa avere la varicella, è molto fastidiosa e poi alla nostra età…” dice trattenendo uno scoppio di risata. “ Cosa vorresti insinuare? Che se tu l’hai avuta da piccola e io adesso sono più sfigato? “

“Noo non intendevo affatto questo…” dice lei ridendo. Lavinia comincia a cacciare i regali che ha fatto dalla borsa. “ Guarda questo l’ho comprato per Momo starà benissimo …” Lui intanto la guarda e sospirando pensa – Quanto è bella oggi, mi mancherà quando partirò! Dille che la ami prima di partire! Dille che ti mancherà la sua risata! I suoi occhi azzurri! Che ti mancherà come l’aria! Che aspetti fatti coraggio!-

“ …e questo l’ho comprato per Marco!”. Quel nome risuona nelle orecchie di Giacomo come un tamburo tibetano che lo riporta alla realtà. “ Ah sì certo è…bellissimo!” esclama senza molta convinzione. Per lui quel nome è più fastidioso delle crosticine che lo ricoprono.

“ Ma senti parliamo un po’ del tuo viaggio, hai già pronto tutto? Vuoi che ti aiuti a preparare qualcosa? Nelle tue condizioni avrai bisogno di una mano…” .“ No non preoccuparti, mio padre mi sta aiutando poi già conosce il posto, ci è stato anche lui da giovane. Poi starò via solo qualche settimana ” . Come studente super meritevole aveva vinto uno stage in un grande centro di medicina, distante 8 ore di aereo dalla città. “ Va bene allora io vado ,tra poco Momo uscirà da scuola, ci vediamo” dice lei girandosi per uscire quando lui esclama “ Aspetta Lavinia!” lei si gira di scatto. “ ehm … Potresti sistemare meglio la foto di mia madre sulla mensola? Sta per cadere…” Lei si volta la sposta e se ne va. – Bravo cretino! Non le hai detto nemmeno una parola! – Rimane seduto nel letto a mangiare il suo regalo.

Lavinia apre la porta di casa con le chiavi in un mano e nell’altra tiene stretto Momo. E’ tutto buio e silenzioso. Quando ad un tratto le luci si accendono e “ Sorpresa!” grida una folla di parenti ammucchiata in angolo della cucina, con Rebecca a capofila che tiene una grossa torta colorata. Il piccolo alla vista di tutta quella gente si nasconde impaurito dietro la gamba della madre. “ Ehi! Che bello vedervi qui , ciao Zia Virginia, Zio Tommy, Nonna Lea…” e via dicendo la ragazza saluta tutti. Poi si devono spegnere le candeline dei 3 anni di Momo, e tutti si apprestano a cantargli tanti auguri e a mettersi in posa per la foto ricordo scattata con la polaroid.

Durante la festicciola la Nonna si avvicina a Lavinia. “ Tesoro è da troppo tempo che non ci vediamo. Come stai? Mi sembri dimagrita mangi oppure no?” “ certo che mangio nonna che domande!” “ Ah ma non abbastanza, in effetti se una donna non mangia o è perché a qualche problema o è perché è innamorata. E a giudicare dal tuo umore mi sembra che tu sia proprio innamorata…”. La nonna è alquanto sensitiva, e fin troppo impicciona. “ Ah , beh in effetti ci sarebbe qualcuno… che ho conosciuto al porto. E’ un bravo ragazzo”. “ Al porto? Fa il marinaio?”

“ una specie…” dice Lavinia che comincia ad imbarazzarsi per quell’interrogatorio. “ Beh tesoro chiunque esso sia tu fa attenzione, non fidarti troppo delle persone laggiù al porto. Si narrano vicende assai pericolose sul loro conto. Perché credi che il sindaco li abbia isolati, chiudendo le strade principali di accesso? E poi… ”. “ Sì grazie nonna va bene così ,non mi succederà nulla stai tranquilla!”, Lavinia fingendo un sorriso va in camera sua. Non può sopportare che le persone giudichino senza sapere. D’altronde è quello che ha subìto anche lei qualche hanno fa per la sua gravidanza. Decide di non scendere finchè tutti siano andati via e nel mentre si prepara.

Aspetta un quarto d’ora dopo di che gli invitati escono salutandosi come sempre in modo chiassoso. Lavinia li guarda andare via dalla sua finestra. Poi scende ,si assicura che Momo stia dormendo col suo nuovo peluche, ed esce mentre Rebecca la guarda allontanarsi dalla finestra del lavello della cucina.

Intanto al porto Marco ha finito il suo turno di lavoro e sta seduto sul molo aspettando la sua ragazza. La vede arrivare e ha il cuore in gola. “ Ciao amore mioo!” grida Lavinia saltandogli in braccio. “Ciao scricciolo” risponde lui posandola a terra come una bambola. “ Augurii questo è per te …” fa lei porgendogli la scatola. “ E’ un regalo che ti sarà molto utile dato che ti sta crescendo la barba in modo esponenziale ” fa lei toccando i peli sul viso di Marco. “ Grazie! Mi servirà per aggiustarla ma non per toglierla del tutto.. mi fa più uomo!” dice lui sorridendo e facendole l’occhiolino. “ Io però per il mio compleanno vorrei farmi un regalo enorme , il regalo più bello che potrei ricevere al mondo…”. Marco sfila dalla tasca una scatolina la apre lentamente davanti agli occhi increduli di Lavinia. “ Mi vuoi sposare?”.

La ragazza rimane pietrificata. Non avrebbe mai pensato che quel momento sarebbe arrivato così presto. Forse il suo sogno di essere felice e di crearsi una casa tutta sua stava, finalmente, per avverarsi. “ Certo che lo voglio! Non potrei essere più felice di aver incontrato una persona come te!” . I due si baciano mentre soffia un vento fresco di metà ottobre.

La mattina dopo Lavinia si sveglia con il sorriso sulle labbra. Scende a fare colazione, ha un gran fame, le forti emozioni le mettono appetito. “ Buongiorno Lavi “ Rebecca entra nella stanza, molto assonnata comincia a preparare il caffè. “ Ieri è stata una bella festa non trovi? I nonni e gli zii mi hanno chiesto perché poi sei andata di sopra senza salutare…”. “ Dovevo prepararmi per uscire” dice Lavinia col cucchiaio pieno di latte e cereali. “ Dovevi andare da Marco?” intuisce Rebecca. “ Sì e allora? E il mio ragazzo e…” Lavinia prende fiato prima di pronunciare quelle parole. “ Mi ha chiesto di sposarlo!” dice con un grosso sorriso. In quel momento la caffettiera borbotta ed è l’unico rumore che si sente dato che Rebecca è rimasta di sasso. Spegne il fuoco e poi si gira di scatto verso sua figlia. “ Cosa? Ma voi due vi conoscete a malapena, come potete sposarvi?”. “ Non è la quantità di tempo a farti capire com’è una persona, ma la qualità. Io e lui sembriamo nati per stare insieme” il suo sorriso sembra lentamente sparire. “ Sì va bene ma hai pensato che non avete una casa? Tu non hai ancora un lavoro mentre il suo basterebbe a malapena per sfamarvi, inoltre hai un bimbo piccolo ci hai pensato? Io e tuo padre abbiamo prima costruito basi solide e solo dopo ci siamo uniti.” “ Erano altri tempi, la nostra solida base sarà il nostro amore poi col tempo arriverà tutto anche il lavoro, anzi adesso vado perché oggi ho un colloquio importante” Lavinia guarda la madre con fare beffardo. Quando si mette in testa qualcosa è difficile farle cambiare idea.

“Entri pure signorina!” fa una voce da dentro lo studio. “Salve, sono Lavinia Roncalli, ricorda sono qui per il posto di blogger per la vostra rivista” fa lei stringendo la mano del direttore. “ Certo, ho letto qualche suo articolo, e mi sembrano buoni” il direttore sfoglia il curriculum e i testi di Lavinia. “ La ringrazio, mi fa piacere sentirlo”. “ Io sarei disposto ad assumerla, ma devo avvertirla questa non è una testata semplice, vendiamo molti numeri settimanalmente e ci serve qualcuno che ci fornisca sempre nuovo materiale da pubblicare, mi capisce? Sarà impegnativo”. Lavinia non sembra per nulla spaventata “ Ma certo sono pronta, poi mi è più comodo lavorare a casa per delle mie esigenze… ne sarei onorata”. “Bene! Allora le invierò il contratto per fax così avrà modo di leggerlo con accuratezza… si comincia tra due settimane”. Lavinia esce soddisfatta ed incredula dall’ufficio.

Il Giorno dopo Lavinia chiama al telefono il suo migliore amico. “ Pronto?” risponde il ragazzo mentre sistema i vestiti in valigia.” Giacomo come va? Sono Lavi”. “ Ehi Lavi va meglio sto preparano le valigie tu che mi dici di bello?”” Ho due notizie sensazionali da darti. La prima è che mi hanno presa alla rivista di moda più importante della città ,sai quella dalla copertina viola?”. “ Sì la conosco, la leggeva sempre mamma era la sua preferita… sono molto fiero di te, ero sicuro che ti avrebbero assunto”. “ Sì sono molto felice, non posso ancora crederci! E poi c’è qualcos’altro che dovrei dirti… Marco mi ha chiesto di sposarlo!” dice Lavinia piena di gioia. Giacomo rimane per un istante in silenzio, in quel secondo gli passa tutta l’infanzia trascorsa con lei davanti agli occhi e pensa che tra poco la sua Lavinia non sarà più sua. “ Giacomo ci sei? …Pronto? “. “Sì eccomi “ si riprende e poi dice “ Sono molto contento per voi ma sai che non potrò esserci… tra due giorni parto e tornerò tra un bel po’”. “ Ma sì certo lo capisco è una fantastica opportunità per te e sarebbe uno spreco perderla, solo che mi mancherà il migliore amico in un giorno così speciale.” “ Anche tu mi mancherai non sai quanto, e vorrei dirti che …” Giacomo le stava finalmente per dire ciò che provava ma ad un tratto si ferma perché non ha abbastanza coraggio..“ Auguri, spero che sia un giorno memorabile… ti spedirò il mio regalo per posta, ciao Lavi stammi bene” e riattacca. Riprende a fare le valigie mentre le lacrime irrigano il suo volto, piange in modo disperato ,ma sa che è meglio fuggire, partire e andare lontano per non pensare a lei.- Sarà meglio per tutti andare via, è più importante la tua felicità Lavi, che la mia, è meglio così – questo pensiero corre nella testa del giovane, sa perfettamente che tra poco dovrà dire addio alla sua amica di sempre anche se il suo cuore non lo accetterà mai.


 
 
 

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