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Note di Mary

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Ho creato questo Blog per poter condividere con Te tutte le mie passioni. Quali sono? La musica, l'arte,il teatro, il cinema, la televisione ,i libri, il make up, la moda, gli animali, i bambini... ok forse sto correndo un po' troppo... Ma ho davvero tante cose nel cuore e spero avremo qualcosa in comune! Ah, che sbadata dimenticavo di presentarmi. Mi chiamo Mariachiara ma spesso mi chiamano Mary, ho 20 anni e sono napoletana. Io sono pronta ad entrare nel mio piccolo grande mondo e tu se vorrai... seguimi!

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La danza del mare - Parte 4

  • Immagine del redattore: Mariachiara
    Mariachiara
  • 19 set 2018
  • Tempo di lettura: 7 min



Passano i giorni e intanto Giacomo è tornato in città e non vede l’ora d’incontrarla. Infatti la incrocia per caso all’università. “ Finalmente, Lavi non ti sentivo da giorni come stai?” l’abbraccia. “ Ciao Giacomo, sto bene” è sincera ma è come infastidita da quelle mani, infatti si stacca subito e cerca di cambiare discorso. “ Come sta tua nonna?” “ Bene, qualche acciacco ma è sempre un vulcano di energia! La conosci, pensa che stavamo passeggiando e …” Lei lo guarda ma in realtà non capisce nemmeno una parola di ciò che sta dicendo il suo amico. “ Non è divertente? Mia nonna è una forza della natura! ” , lui altrettanto la guarda e sta cercando di capire che cos’abbia. “ Ehi? Mi senti? E’ tutto ok?” la picchietta sul braccio. “ Oh sì, sì certo! Adesso scusa devo andare … ci vediamo domani ” e va via. L’intuito di Giacomo di solito non sbaglia e sente che qualcosa sta succedendo alla sua Lavinia, qualcosa o qualcuno che la sta allontanando da lui. Pensa che magari ha qualche problema, ma perché non dirglielo? Perché fare finta di star bene? Non si era mai comportata così ,forse nasconde qualcosa! Mille pensieri corrono veloci nella mente dell’aspirante medico mentre esce dall’ateneo. Poi sente di dover percorrere nuovamente il viale alberato che entrambi avevano scoperto qualche giorno prima. Sbuca finalmente alla baia e da lontano vede Lavinia parlare con un uomo. E’allegra e sorridente, anche se fino a qualche minuto fa era triste e quasi assente persa nei suoi pensieri. Ecco risolto il mistero! Non vedeva l’ora di venire a parlare con questo tizio. Poi i due si salutano con un bacio e, in quell’istante, Giacomo sente qualcosa spezzarsi all’altezza del petto. Un dolore fitto al cuore che poi scende e prende lo stomaco, e non lo fa respirare. E’ quella cosa chiamata Gelosia e lui non l’aveva provata per nessun’altra prima d’ora. Decide di nascondersi prima che lei lo veda. Lei infatti si siede sulla panchina lì vicino e come sempre scrive qualcosa sul suo taccuino. Giacomo approfitta del momento per scappare mentre il dolore si fa sempre più insistente e ,a fatica, trattiene le lacrime. Quello che si erano detti i due era un mistero per lui ma a giudicare dal sorriso di Lavinia doveva essere qualcosa di speciale, come se le avesse fatto un regalo … o forse era un appuntamento in un posto speciale. Come al solito nella sua mente correvano veloci come treni i pensieri. E pure quando si butta sul letto cerca di non pensare alla scena che ha visto ma gli compare ,fissa, nella mente. E’ quasi sera e non ha ancora preso i libri in mano da stamattina, ora come ora non potrebbe, non ha la forza di fare nulla, e nemmeno la voglia. Vorrebbe starsene sul letto a riposare ma ci sono i pensieri insistenti che non lo lasciano. E se si incontrassero stasera? E se questo farabutto stesse solo prendendo in giro la sua Lavinia? E se la facesse soffrire? No! Lei non può sopportare altro dolore, ma per capirlo davvero, dovrà accertarsi delle sue intenzioni. Così si alza nuovamente e corre il più possibile verso il porto. Cerca quel tizio e lo vede da lontano parlare con un pescatore. Con movimenti fulmineo cerca di avvicinarsi il più possibile ai due per sentire cosa stanno dicendo.

“ Sì ti posso prestare la mia <Benedetta> Marcolino , ma devi riportarmela sana e salva! Ci conto eh? Oppure non potrò più affittarla e ci perderei un grosso guadagno, capisci?”

“ Sì certo, capisco perfettamente, non ti preoccupare la utilizzerò per qualche ora al massimo.” I due si stringono la mano e Marco si allontana mentre il vecchio pescatore si dirige verso l’attracco delle varie barche, tra le quali spunta la lussuosa <Benedetta>. Il vecchio controlla che sia tutto a posto e che il motore abbia abbastanza carburante. Riscende dalla barca e si incammina altrove. Giacomo rimane qualche istante nascosto sta per andarsene ma poi pensa che quel tipaccio non deve e non può avere la sua Lavinia. Così sale in fretta sull’imbarcazione, per eseguire il suo piano. Cerca la chiave per avviare il motore . Sente improvvisamente dei passi e per paura di essere visto si nasconde tra i divanetti. Infatti entra qualcuno e sale al piano superiore. Giacomo no può essere visto assolutamente lo scambierebbero per un ladro, ma è quello che sarebbe stato. Infatti prende al volo la chiave di accensione staccandola con forza . Poi assicurandosi che non ci sia nessuno, salta fuori da lì e corre via mettendo la chiave in tasca. Tornando a casa mette il bottino in camera sua, nascosto in un cassetto. Il suo furto è compiuto.

Quella sera c’era la luna piena ​, grande e rossa si ergeva sul mare e i suoi raggi sull’acqua la rendevano ambrata. I colori delle luci delle barche contribuivano a rendere il paesaggio luminoso come un dipinto ad olio. I due innamorati camminavano sul pontile. Marco aveva bendato Lavinia per farle una sorpresa. “ Vedrai la cena che ti offro stasera non è al solito ristorante!” dice lui tenendo la mani sulle sue spalle e aiutandola ad andare avanti. “ Quando arriveremo? Attento a non farmi cadere!” dice lei divertita. Si fermano davanti all’imbarcazione e finalmente Marco libera gli occhi di Lavinia. Lei guarda e fa l’espressione meravigliata tipica di una bambina che vede un parco giochi. “ E’ … bellissima non ho mai visto nulla del genere! “ “ eh sì, è la più grande del porto e stasera è tutta nostra!”. In effetti quella non era una semplice barchetta da pescatori, assomigliava più ad un vero e proprio yacht ,lungo 7 metri e lussuoso come non se ne vedevano spesso, a parte d’estate quando i super ricchi facevano giri e bagni al mare. “ Dai saliamo, che aspettiamo?”. Saltano a bordo. Marco cerca subito di mettere in moto per partire, ma si accorge che manca qualcosa. " Lavi mi sa che c'è un problema non c'è più la chiave di accensione, come se qualcuno l'avesse presa. Non so come farla partire... Dannazione!" Marco da un pugno al timone. " dai non prendertela.. vorrà dire che dobbiamo rimanere qui al porto!" dice la ragazza e intanto esplora l’interno della bellissima imbarcazione, nota delle scale che portano al piano superiore e decide di salire. Quando apre la porta che si trova davanti, un tavolo apparecchiato con delle candele e dello champagne. Poggiate sul tavolo ci sono due cloches e alzandole le arriva diritto al naso un profumo di spaghetti allo scoglio. -Ho una gran fame! - Pensa tra sé mentre le brontola lo stomaco. Nel frattempo Marco ferma lo yacht e sale di corsa al piano superiore. “ Ah hai scoperto la mia cenetta romantica a quanto pare!”, infatti aprendo la porta aveva trovato Lavinia già seduta e con la forchetta in bocca. “ Scusa ma non ho saputo resistere!” dice mortificata mentre lui sorride e si siede di fronte a lei. Non mangia subito ma la guarda intensamente con il braccio appoggiato sul tavolo. “ che c’è non hai fame anche tu?” dice lei incomprensibilmente col cibo in bocca . Lui sorridendo le risponde “ Sì ma stavo guardando il modo in cui mangi, non so perché ma mi diverte, tu sei così spontanea in tutto quello che fai, sento che non potresti mai nascondere dei segreti ”. Lavinia lo guarda un attimo poi ride. “ E’ vero! Sono così! Non riesco a mantenerli” dice sforzandosi di sembrare convincente. Poi abbassa la testa e si concentra sul suo piatto, ma d’un tratto un nodo le stringe lo stomaco e conosce troppo bene questa sensazione per non farci caso. Così poggia la forchetta sul piatto e mette la mano sulla pancia. “ Cosa c’è?” dice Marco preoccupato. Lavinia lo guarda esita un po’ ma poi dice sottovoce” Devo dirti una cosa molto importante … sappi che prima non sapevo come affrontare questo argomento perché ogni volta che ne parlavo con un ragazzo questo scappava a gambe levate. Ma tu sei diverso e anche se non ci conosciamo da moltissimo tempo io sento che tu hai un gran cuore dietro quei bei pettorali - pensa tra sé – e la cosa che devo dirti so che può spaventarti …” Marco intanto la guarda scrutandola e cercando di capire dove vuole andare a finire con quel discorso. “ beh ecco io devo dirti che … ho un figlio, di due anni” Lavinia abbassa lo sguardo ma poi lo rialza subito per vedere la sua reazione. Marco è impietrito la fissa un secondo e poi esclama “ Wow… non sapevo avesse due anni” lei allora lo guarda sorpresa “ Come? Ma lo sapevi? Come facevi a saperlo? Non capisco … ” .Marco la guarda poi sorride “ Non lo sapevo ma … l’ho letto. Quando il primo giorno che ci conoscemmo tu perdesti il taccuino, io lo lessi ricordi? E c’era una poesia dedicata a tuo figlio mi ricordo che si chiama Momo, giusto?”. Lavinia lo fissa ma poi si sente sollevata da questo grosso macigno sullo stomaco. “ Sì adesso ricordo … avrei dovuto immaginare che avevi letto anche quella che è la mia più preziosa poesia , perchè Cosimo ,cioè Momo, è la cosa più preziosa che ho” . Marco la guarda intenerito “Anche mia mamma mi ha avuto quando era molto giovane, quindi posso capire come ti senti , sola e impaurita e soprattutto con il mondo che non ti accetta”. “ Sì mi sono sentita esattamente così all’inizio con tutti che mi sparlavano dietro … era orribile ma adesso ci convivo, ci ho fatto l’abitudine ”. Lavinia è sul punto di piangere , ma Marco se ne accorge e alzandosi si avvicina per consolarla.

La bacia e poi con le sue possenti braccia la fa quasi sparire nel suo abbraccio. Poi la prende per mano e la porta nella cabina letto.Quella sarà una notte che difficilmente avrebbero dimenticato.


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