La danza del mare - Parte 3
- Mariachiara
- 11 set 2018
- Tempo di lettura: 9 min

Ma a d’un tratto qualcuno grida “ Attenti voi laggiù! Toglietevi di lì! Sta per cedere!”
...
Una trave di metallo appesa ad una gru stava per scivolare e proprio sotto c’era Lavinia, ma lei non se ne era nemmeno accorta tanto che era immersa nella sua scrittura.
“ Signorina!” gridò il bel giovane buttando per terra la cesta piena di frutti di mare e lanciandosi in un secondo su Lavinia. La sposta dal punto che poteva esserle fatale, rotolando per terra abbracciato a lei a qualche metro dalla panchina. La trave cadendo fa un rumore assordante e alza un polverone.
“ Sta bene? ” chiede il ragazzo che non aveva smesso di stringerla.
“ Sì, credo di sì ” rispose Lavinia frastornata. Si era ritrovata fra le braccia possenti di quel bel tipo ed entrambi stavano stesi sul suolo polveroso. Una situazione alquanto imbarazzante, ma in effetti a lei non dispiaceva per nulla.
“ Ragazzi! Santo Dio! State più attenti!” grida furioso guardando gli uomini dall’altra parte. Si alza ed aiuta Lavinia prendendola per i fianchi.
“ Immagino che debba sdebitarmi con lei, mi ha salvata!”
“ No, non è necessario signorina mi basta sapere che sta bene e mi prometta soprattutto che non verrà più in questa zona, è riservata agli addetti ai lavori … adesso vado, buona giornata” si volta e riprende la cesta raccogliendo i frutti caduti. Lavinia lo guarda andare via. Con aria scossa si toglie la polvere dal vestito e torna a casa da sola lentamente, ma mentre cammina si ricorda di aver dimenticato il suo libretto di poesie. Ormai è troppo lontana e stanca per tornare indietro e ,poi, pensa che sia una buona scusa per tornare al porto e sperare di incontrare di nuovo il suo misterioso eroe.
Infatti la mattina dopo si alza di buon’ora fa colazione e da il latte appena munto anche a Momo. Esce e corre verso il porto. Si è preparata molto bene. Ed è emozionata all’idea di rivederlo. Lo aveva pensato la notte e non riusciva a dimenticare la sua calda voce. Finalmente arriva di nuovo nella zona in cui era caduta la trave, che era stata trascinata via. Cerca il suo taccuino ma non lo vede da nessuna parte. Fa di nuovo il giro al contrario, ma ancora nulla. Sta per disperarsi quando sente qualcuno dire : “ Cercava questo? “… Era lui. Sorrideva e mostrava il taccuino a Lavinia. “ Sì! Lo cercavo dappertutto! Grazie” Lo prende e lo stringe a sé. “ So che non dovrei essere qui … ma questo libricino è troppo importante per me, non avrei potuto perderlo per nessun motivo al mondo!”
“ Va bene ma adesso togliamoci da qui ” e la accompagna in un luogo più sicuro.
“ Posso sapere il nome dell’uomo che ha salvato me e il mio taccuino?”dice lei sorridendo.
“ Marco, e lei?”
“ Lavinia … ma puoi darmi del tu, sono ancora molto giovane”
Entrambi ridono e poi si siedono . “Senti ,Lavinia, devo dirti che ieri quando ho trovato il quaderno era aperto sul suolo e così ho letto alcune poesie che hai scritto , spero non ti dispiaccia ” dice Marco aspettandosi una reazione molto violenta.
Lavinia lo guarda sconcertata e risponde “Certo che mi dispiace! Non avresti dovuto! Sono le mie note personali anzi personalissime! Nessuno le legge”
Marco allora sapendo che avrebbe reagito in quel modo cerca di rimediare “ Sì ma visto che ti ho salvato avevo il diritto di leggerlo, e poi se proprio vuoi saperlo scrivi cose molto belle”
Lei lo guarda di nuovo e stavolta orgogliosa esclama “ Beh è un dono di famiglia! Adoro scrivere da quando ero piccola, anche mio nonno lo adorava! “
“ Anche a me piacerebbe ma non sono molto bravo con le parole” dice abbassando lo sguardo. In effetti Marco non ha avuto una carriera universitaria come lei, è sempre stato bravo a lavorare sodo, ma non altrettanto a studiare sodo.
“ Ma scrivere non è difficile, bisogna solo sentire il cuore! ” dice lei sorridendogli.
Lui sorride imbarazzato poi guarda l’orologio ed esclama “ E’ finita la mia pausa! Devo proprio andare! Però se vuoi possiamo vederci domani sera, ci sarà una grande festa in onore del patrono del mare ”.
“ Sì mi piacciono tantissimo le feste! ”
“ Bene! Allora ti aspetterò qui alle 20 “ il ragazzo la saluta con un cenno e fugge via.
Lavinia, tira un sospiro e pensa che non vede l’ora. Così incomincia ad annotare una poesia, dedicata a lui.
La sera dopo , nella sua stanza, la giovane caccia dal suo armadio uno alla volta tutti gli abiti che possiede lanciandoli sul letto come se fossero coriandoli. “ Ma dove sarà! Era qui ne sono sicura! L’ho messo solo quella volta! “ cercava un abito molto elegante: un tubino bianco , con una profonda scollatura sulla schiena, l’aveva messo soltanto alla comunione di Momo e in effetti non aveva avuto altre occasioni per poterlo indossare, ma decise che quello sarebbe stato il momento giusto. Intanto il bimbo se ne stava seduto nel seggiolone a giocare col suo piccolo camioncino e guardava divertito la madre. “ Se non lo trovo subito farò tardi! Ma dove sarà!” pensava ad alta voce Lavinia. Intanto entra Rebecca. “ Cara cosa succede?” guardando sconcertata il disordine nella camera. “ Mamma nulla, ma ti ricordi per caso dov’è finito quel vestito che comprammo in quella boutique?”. La madre emozionata risponde “ Sì, l’hai messo in quello scatolo lassù!”. Lavinia alza la testa e vede una grossa scatola rosa sull’armadio. “ ah già è vero! Me ne ero dimenticata!” dice sedendosi sul letto e aprendo la scatola piena di polvere. La madre si siede accanto. Poi le consiglia di provarlo. Lavinia si spoglia, lo indossa e come d’incanto il vestito le va ancora benissimo! Momo fa un applauso alla mamma e sorride pieno di gioia. “ Oh cara sei bellissima! Dove devi andare? Anzi non dirmelo penso di aver capito! “ Lavinia sbiadisce. Se i suoi sapessero che deve uscire con un ragazzo che a malapena conosce , dopo tutto quello che ha passato, diventerebbero delle belve.” Devi uscire con Giacomo!” La ragazza sorride ma cerca di nascondere la paura esclamando “ Già proprio con lui! Ma adesso lasciami preparare ” e la fa uscire chiudendo la porta e tirando un sospiro di sollievo. Mette a dormire il piccolo, e poi esce prima che torni suo padre da lavoro.
Corre verso il mare con il cuore in gola. Arriva alla panchina e si siede in attesa di lui. Marco intanto arriva e la vede da lontano per un attimo il cuore gli si ferma. In realtà vede una schiena scoperta , con i capelli biondo oro che si muovono al ritmo del vento, il resto è avvolto in un bianco candido fino al ginocchio, mentre le belle ed esili gambe terminano con un paio di tacchi a spillo. Lui non vuole avvicinarsi ancora, vuole contemplare per qualche istante quella visione celestiale . Ma poi lei si gira, lo nota e gli fa cenno di avvicinarsi. Tempo scaduto! E’ ora di indossare la maschera del bello e tenebroso. Anche lui è molto ben vestito stasera, o comunque non indossa gli abiti da lavoro. Indossa una camicia nera, un jeans e i capelli ben pettinati con la gelatina, ha fatto la barba ed ha un aspetto molto curato, oltre che un buon profumo. “ Ciao, Lavinia ” esclama sedendosi accanto a lei. “ Ciao … Marco!” Lei lo fissa attentamente, e pensa che sia bello come un Dio. Poi si riprende e dice “ Allora, siamo qui … cosa vogliamo fare? Sappi che avrei fame e non vedo l’ora di mangiare tu? “. Marco sorride “ Sì ho una fame da lupi! Vieni ti porto in un posto che ti piacerà molto! “. I due si alzano e poco più avanti entrano in un ristorantino, e li fanno sedere fuori ad un tavolo con una vista stupenda sul lungomare …
“ La cena era squisita vero? Quell’insalata di gamberetti era favolosa!” dice Lavinia entusiasta. “ Sì era tutto molto buono, ma adesso dobbiamo smaltirla! “ dice lui prendendola per mano e iniziando a camminare. L’atmosfera è incantevole, sul lungomare è pieno di persone, e le bancarelle illuminate da nastri e lampadine, di ogni colore, fanno sembrare la via un arcobaleno. Anche le barche sul mare sono illuminate a festa, creando giochi di luce sull’acqua. “Chi vuole provare a battere il record? Bisogna solo martellare un colpo su questo pulsante e far arrivare il <Misura–Forza> al massimo! Prego! Non sarete mica dei pappamolle ? “ urla a squarciagola il venditore. “Perché non ci provi? Sei fortissimo!” Lavinia cerca di spingerlo avanti, “ Lui vuole provarci! ” .Marco allora si vede costretto. “ Eccolo il nostro concorrente! Vediamo che risultato otterrà! Ecco a te il Martellone e buona fortuna! ”. Concentrazione, respiro e … colpisce! Il <Misura-Forza> comincia a brillare e risuonare come una pentola a pressione che scoppia, mentre le persone e i bambini applaudono felici. “ Complimenti! Tu sei il nostro nuovo campione! Puoi scegliere un premio tra quelli sulla parete .. ” Ci sono giocattoli, borse , e altre cianfrusaglie, ma una cosa colpisce l’attenzione di Marco, un coniglietto di peluche color nocciola con gli occhi grandi e le ciglia folte. “ Vorrei quello ,grazie ” Lo mostra a Lavinia, “ L’ho preso perché è molto dolce e mi ricorda il tuo sorriso ” dice arrossendo, la maschera ormai è caduta . Lei lo guarda con occhi lucidi e lo abbraccia. Poi da lontano si sente una forte musica, come quelle tipiche popolari ricche di tamburi, nacchere, fisarmonica e chitarre. Si avvicinano ad una sfarzosa cassa armonica sgargiante di colori e di luci. C’è una bella orchestra a suonare e molta gente che balla una danza tipica accompagnati da un corpo di ballo , vestito in abiti antichi , che insegna i passi. Lavinia e Marco si apprestano a salire le scalette e vengono presi al volo da un ballerino e da una ballerina. Lei se la cava molto bene seguendo i passi del suo maestro, mentre Marco è alquanto maldestro! Infatti schiaccia i piedi della signorina , sotto lo sguardo divertito di Lavinia. La musica continua e … cambio coppie! Il girotondo si fa sempre più veloce … Lavinia è passata ad un altro cavaliere, mentre Marco cerca disperatamente di riprenderla, ma ci sono troppe persone che vogliono ballare con lei. D’ un tratto non riesce più a scorgerla tra la folla , ma non si accorge che è proprio accanto a lui. Ancora cambio coppie! E finalmente è di nuovo con lei. La Musica continuava ad essere più incalzante, mentre i due cominciano ad essere più vicini. Si guardano negli occhi sorridendo, e si abbracciano. Sembra che ormai non ci sia più nessuno intorno a loro e sembra che tutto sia silenzioso, quando non lo è affatto! Ma per loro due sì, adesso ci sono soltanto i loro occhi, il tempo è sospeso in quel perfetto istante. Le loro labbra si avvicinano sempre di più e scatta quel bacio dolce che attendevano entrambi , mentre la musica raggiunge il suo culmine proprio in quel momento e tutti applaudono l’orchestra...
Marco la riaccompagna a casa, lei aveva detto che poteva tornare da sola, ma lui aveva insistito. Si fermano poco prima sul viale della casa. “ Bene siamo già arrivati, grazie per questa splendida serata “ dice lei dandogli un bacio sulla guancia. “ No, hai sbagliato! “ , dice lui prendendola per i fianchi e baciandola. “ Peccato adesso devo proprio andare , perché ...” stava per dire –Momo si sveglierà- ma sa che è un segreto troppo grande da confessare adesso. Adesso che sembra tutto perfetto. “ Perché?” domanda lui incuriosito. “ ehm … perché i miei genitori sono molto apprensivi , si staranno chiedendo dove sono finita!” dice Lavinia sorridendo a questa mezza verità. “ Va bene allora ti lascio andare, Buonanotte“ ,le da un altro bacio e se ne va. Lei rimane lì per qualche secondo , respira profondamente, prima di rientrare.
La mattina dopo Lavinia sta dando la colazione a Momo. Entra in cucina Rebecca. “ Buongiorno cara , hai l’aria stanca stamane, ti sei divertita ieri con Giacomo?”, Lavinia aveva quasi dimenticato di aver detto quella bugia, e adesso sulla coscienza ne aveva due. Ma era un peso troppo grande da portare così decise di liberarsi della prima. “ Mamma ieri ti ho mentito, non sono uscita con Giacomo ma con un altro ragazzo… ”. La madre a quelle parole finisce di affettare le verdure per il pranzo e si volta di scatto. “ Chi è? E’ quel maledetto? E’ tornato per caso?” dice arrabbiandosi ad ogni parola di più. “ No! Non lo pensare nemmeno! Non vorrei vederlo neppure da lontano “ dice abbassando gli occhi “ E’ un ragazzo che ho conosciuto qualche giorno fa, è molto carino! Si chiama Marco e sapessi! E’ bello e gentile, non ho mai conosciuto una persona così stupenda”.La madre è insospettita “Possiamo fidarci di lui? O è solo un altro nullafacente egoista!?“ Lavinia è scossa. ” No! So che posso fidarmi di lui, mi ha salvata! Ricordi quando sono tornata a casa piena di polvere addosso? Lui mi aveva spostata via da una trave che avrebbe potuto uccidermi” dice alzandosi e abbracciando Rebecca “ Vedrai mamma, con lui sarà diverso, lo sento!”. “ Mamma! Pappaa!” grida Momo affamato richiamando l’attenzione di Lavinia.
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