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Note di Mary

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Ho creato questo Blog per poter condividere con Te tutte le mie passioni. Quali sono? La musica, l'arte,il teatro, il cinema, la televisione ,i libri, il make up, la moda, gli animali, i bambini... ok forse sto correndo un po' troppo... Ma ho davvero tante cose nel cuore e spero avremo qualcosa in comune! Ah, che sbadata dimenticavo di presentarmi. Mi chiamo Mariachiara ma spesso mi chiamano Mary, ho 20 anni e sono napoletana. Io sono pronta ad entrare nel mio piccolo grande mondo e tu se vorrai... seguimi!

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La danza del mare - Parte 1

  • Immagine del redattore: Mariachiara
    Mariachiara
  • 29 ago 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

Comincia oggi e per ogni mercoledì la storia di un amore romantico e travagliato. Buona lettura!

Personaggi:

Moglie: Lavinia

Marito: Marco

Figlio: Cosimo “Momo”

Amico di Lavinia: Giacomo

Ballerina: Stella




In una giornata di Sole al parco della cittadella Lavinia e il suo amico, Giacomo, si tengono per mano seduti con la schiena appoggiata ad un albero, mentre il piccolo Cosimo gioca nel prato. Lei non è molto sicura di quello che sta facendo ma è serena, fin troppo per tirarsi indietro. Con lui sta bene si sente tranquilla, cosa che aveva provato poche volte con suo marito, Marco.

Marco: 31 anni, alto, fisico prestante a causa del lavoro che fa, capelli neri corti ,occhi scuri. Vaga disperatamente in cerca della moglie e del figlio . Non sa dove possano essere finiti e cammina per l'intera città con la loro fotografia, chiedendo di loro ad ogni essere umano che incontra . E’ quasi sera si intravedono le luci del tramonto e tira un forte vento. Scorge una vecchia casa decide di ripararsi lì per la notte. Sente della musica e molta gente che ride e canta. Non era mai stato lì prima d'ora. Entra e scopre che è una specie di ritrovo per viandanti. Si siede al tavolo. “Signora, Mi porti del vino” , dice con aria afflitta. Arriva una vecchia di bell'aspetto un po’ in carne, con un camice sudicio legato in vita,gli porge una brocca e un bicchiere. Lo guarda squadrandolo e serve un altro tavolo. Pensa che sia alquanto malridotto e di certo non per il lungo viaggio. Lei conosce molto bene i forestieri ,ci ha a che fare da sempre. Ma lui non sembra uno di quelli. Ipotizza che stia soffrendo per amore. E in effetti a guardarlo bene si percepisce il suo dolore. Affonda la testa tra le mani con i gomiti appoggiati al tavolo. Si agita e respira affannosamente. Ad intervalli si lamenta e piange. Al suo stato d’animo si contrappongono il sottofondo musicale e la goliardia dei clienti. La vecchia proprietaria sa di cosa potrebbe aver bisogno quel poveraccio. “Stella, va da quel tipo laggiù. Mi sa che ha bisogno di te!” bisbiglia.

La ragazza lo scorge da lontano e viene colpita da quell'uomo. È bella ,anche troppo, occhi azzurri, capelli scuri lunghi e mossi, ha un vestito con sonagli e spacchi profondi che mostrano il suo bel fisico, di un colore giallo oro, indossa bracciali ,collane ed anelli . Si avvicina ,sedendosi di fronte al bel ragazzo. Lui alza gli occhi , ma poi con un sospiro ritorna con la testa fra le mani. Lei ,giocando con le dita tra i capelli, cerca di dissuaderlo ma lui non la guarda neppure. E’ troppo impegnato a fissare la foto della sua famiglia . Lei scorge la foto e capisce. Cerca di farsi notare ma è ancora tutto inutile. Allora esclama dispiaciuta “ Io mi chiamo Stella e tu sei il primo uomo ad entrare qui dentro che non mi degna neanche di un sorriso!” Marco allora reclama “ Sarà perché non ho molti motivi per sorridere!” La bella con fare smorfioso” Che Permaloso! Volevo solo essere gentile! Dato che Non ti ho mai visto da queste parti devo pensare che tu non viva qui …”

“ No... non so nemmeno perché sono qui “ dice lui rattristato.

“Oh, io credo di saperlo invece ” dice sottovoce la ragazza.

Improvvisamente si sente una fisarmonica accennare delle note ,seguita da un mandolino.

Stella si gira di scatto verso il piccolo palco della locanda ed esclama “Il mio show!” Si alza di scatto e corre via. Marco ritorna a fissare la foto con espressione triste.

Intanto tutti gli uomini si azzuffano per riuscire a sedersi il più vicino possibile al palchetto, decorato con ghirlande e lucine colorate. C’è un gran trambusto, ma tutto si blocca improvvisamente quando dall’ alto cade una luce ad occhio di bue su una ragazza girata di spalle. E’ Stella. La musica parte c’è una piccola orchestra in penombra, che suona una melodia ammaliante. Stella comincia a volteggiare, a muoversi sinuosamente e con movimenti sensuali, lasciando ondeggiare i suoi lunghi capelli al ritmo della musica. Ad ogni suo movimento gli spacchi del vestito volano a destra o sinistra, facendo trattenere il fiato agli uomini presenti che intanto applaudono e fischiano.

Marco è rimasto in fondo alla sala seduto al suo tavolo. Non si sarebbe mosso per nulla al mondo. Anche se nell’istante in cui ha visto la ragazza che un attimo prima era seduta di fronte a lui e adesso è lì sul palco esibendosi in questa danza da capogiro, non riesce a guardare che lei. E’ come ipnotizzato da quei movimenti, da quel fruscio di sonagli mossi con così tanta grazia. Pensa “ Ecco perché si chiama Stella!” e la fissa con fare stupito. Non riesce a toglierle gli occhi di dosso.

Stella che lo intravede gli fa un occhiolino, mentre la musica si ferma e si inchina al suo pubblico in delirio. Prima di uscire di scena fa cenno al bel Marco di seguirla.

Lui si gira pensando si riferisse a qualcun’altro ma si accorge di essere l’unico di quel lato della sala. Deve essere per forza lui! Si alza e sgattaiola dietro il palchetto mentre gli altri escono pian piano dalla locanda ,ubriachi, stanchi mentre la vecchia proprietaria li accompagna all'entrata. C’è una piccola porta lì vicino, la apre ed entra in una stanza con delle tende color viola scuro con un letto a baldacchino e una finestra aperta che fa entrare tutto il vento di quella notte.

“Santo cielo che tempesta terribile!” esclama Marco cercando di serrare gli scudi.

“Ah sei qui! Pensavo non entrassi! ” dice Stella da dietro un paravento.

Esce esclamando “allora ti è piaciuto il mio numero?” con indosso un abito bianco e rosa simile ad una camicia da notte.

“ehm sì certo … sei molto brava “ dice Marco distogliendo lo sguardo, imbarazzato.

“Bene! Allora sono riuscita nel mio intento!”

“E quale sarebbe?” dice guardandola incuriosito.

“Farti dimenticare almeno per un attimo la tua donna, quella per cui soffri” dice avvicinandosi a lui con tono sensuale “ e magari non solo per un attimo ma … per tutta la notte” dicendo questo si sfila le spalline e fa cadere il suo leggerissimo vestito sul pavimento …

Già , era una notte difficile. Sia per Lavinia che per Marco. Lontani, ed entrambi fra le braccia di qualcun’altro. Forse erano lì per dimenticare con la mente, mentre il loro cuore era altrove. Ma cosa era successo a questi due innamorati? Dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di almeno 3 anni...



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